
Bit Digital, società specializzata in infrastrutture di calcolo e storicamente legata al mining di Bitcoin, sta cambiando strategia puntando con decisione su Ethereum. L’azienda ha infatti iniziato a liquidare parte delle sue riserve in Bitcoin, aumentando sensibilmente la propria esposizione su ETH.
Secondo nuovi piani di finanziamento azionario depositati presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, il passaggio a Ethereum è ancora agli inizi, ma appare già chiaro che si tratta di una svolta strategica di lungo termine. Il tempismo sembra favorevole: Ethereum, infatti, sta vivendo una fase di forte slancio, con un aumento del prezzo e un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali.
Bit Digital punta su Ethereum: venduti BTC per oltre 170 milioni e aumento di capitale in vista
Bit Digital, azienda nota per le sue attività nel mining di Bitcoin, ha ufficialmente intrapreso una svolta strategica verso Ethereum. La transizione è iniziata a inizio mese e ha preso subito slancio: l’8 luglio, la società ha venduto 280 BTC per un controvalore di circa 172 milioni di dollari, utilizzati per acquistare oltre 100.600 ETH. Un secondo acquisto, datato 18 luglio, ha aggiunto ulteriori 19.683 ETH al portafoglio dell’azienda, portando le riserve complessive a circa 120.306 ETH. Con queste cifre, Bit Digital è entrata di diritto tra i dieci maggiori detentori aziendali pubblicamente noti di Ethereum.
La società non ha lasciato spazio a dubbi sulle motivazioni alla base di questa scelta. In un post pubblicato su X (ex Twitter), Bit Digital ha spiegato come il cambio di rotta sia guidato da un nuovo scenario macroeconomico:
«Perché Ethereum? Perché adesso? La società sta entrando in una nuova era monetaria».
Il messaggio sottolinea il contesto di tassi d’interesse volatili, rischi inflazionistici e calo di fiducia nelle valute fiat come fattori decisivi. Ma c’è di più: secondo l’azienda, Ethereum rappresenta una duplice opportunità, offrendo sia crescita di capitale che rendimenti tramite lo staking — due caratteristiche che, a detta di Bit Digital, superano le strategie tradizionali basate su titoli di Stato e persino il ruolo di Bitcoin come riserva di valore.
Aumento di capitale per sostenere l’accumulo di ETH
Il 25 luglio, Bit Digital ha depositato un documento presso la SEC statunitense per richiedere l’approvazione degli azionisti all’aumento del capitale sociale autorizzato: da 340 milioni a 1 miliardo di azioni ordinarie. Se approvata, la manovra alzerebbe il capitale complessivo da 3,5 a 10,1 milioni di dollari, senza modificare le azioni privilegiate. Lo scopo è chiaro: ottenere nuovi finanziamenti in equity per sostenere l’ambizioso piano di espansione focalizzato sull’acquisto di Ethereum. Il voto degli azionisti è previsto per il 10 settembre 2025.
Ethereum in forte rimonta: +51% da inizio mese
La scelta di Bit Digital sembra allinearsi con una tendenza di mercato sempre più evidente: Ethereum sta sovraperformando Bitcoin. Dall’inizio del mese, ETH ha registrato un’impennata di circa il 51%, mentre il rapporto ETH/BTC è salito del 35%, segnale che i capitali stanno progressivamente ruotando verso l’ecosistema Ethereum.
Un trend rafforzato anche dagli ETF Spot su Ethereum, che hanno registrato 16 giorni consecutivi di flussi netti positivi. Secondo la piattaforma di analisi on-chain Sentora (ex IntoTheBlock), dal 2 luglio a oggi, tra 7,5 e 8 miliardi di dollari sono confluiti nei fondi ETH quotati negli Stati Uniti. Un afflusso che ha spinto il totale degli asset in gestione ben oltre le stime iniziali, trasformando molti scettici in sostenitori convinti.
Ethereum sta vivendo un momento di forza sia sul fronte dei prezzi che su quello istituzionale — e Bit Digital punta a cavalcare l’onda.

