
Con la fine del mese di giugno, Bitcoin ha segnato un nuovo record. Secondo un report del noto analista crypto Rekt Capital, il mese ha visto Bitcoin completare la sua chiusura mensile più alta nella storia della criptovaluta. Tuttavia, sebbene questo rappresenti normalmente uno sviluppo rialzista per il digital asset, ci sono ancora fattori ribassisti che continuano a minacciare quello che dovrebbe essere un mercato toro.
La conferma del breakout dell’anno
Il prezzo di Bitcoin, chiudendo il mese di giugno con la chiusura mensile più alta di sempre, ha portato a una conferma rialzista per il prezzo. Questa chiusura sopra il livello di 106.000$ suggerisce che i rialzisti hanno ora fissato la propria base sopra la soglia psicologica dei 100.000$.
Rekt Capital spiega che, sebbene questa chiusura mensile abbia confermato un breakout, c’è ancora del lavoro da fare per i rialzisti. Il punto principale è che il volume sul lato degli acquisti resta basso, e se il prezzo di Bitcoin vuole davvero rompere verso l’alto da qui, gli acquirenti dovranno intensificare gli sforzi.

Il volume in generale resta attenuato, il che spiega perché il prezzo di BTC ha continuato a muoversi lateralmente. Pertanto, affinché ci sia un movimento di prezzo significativo, il volume di Bitcoin dovrà iniziare a crescere, altrimenti si rischia un crollo da questi livelli.
Per mettere la cosa in prospettiva, i dati dal sito Coinglass mostrano che il volume giornaliero di trading di BTC è sceso di oltre il 60% nell’ultima settimana di giugno. Il mese aveva raggiunto un picco di 146$ miliardi il 23 giugno, dopo il crollo sotto i 102.000$. Tuttavia, con l’aumento del prezzo, il volume è diminuito, portando a una chiusura bassa.
Al 29 giugno, il volume giornaliero era sceso fino a 22$ miliardi, per poi salire il giorno successivo e chiudere il 30 giugno a 44,7$ miliardi. Da ciò è emersa una correlazione preoccupante: man mano che il prezzo aumenta, il volume diminuisce, suggerendo che gli investitori diventano sempre più cauti all’aumentare del prezzo di Bitcoin.

Se questo volume basso dovesse continuare, Rekt Capital intravede comunque alcuni movimenti rialzisti per Bitcoin. Il primo sarebbe un retest della parte alta del range sopra i 102.000$ per catturare maggiore liquidità sul lato degli acquisti e tentare un nuovo slancio. Tuttavia, se questo livello non dovesse reggere e il volume non aumentasse sul lato degli acquisti, esiste ancora il rischio di perdere il supporto e scendere verso i 93.000$.

Nel caso in cui il volume buy-side aumentasse nella parte alta del range, allora ci sarebbe la possibilità di un’impennata. Con il prezzo di Bitcoin così vicino ai massimi storici, un movimento del 10% lo porterebbe a nuovi record, soprattutto se i rialzisti si presenteranno a difendere il supporto dei 102.000$.
